Piatto della tradizione pugliese, abbastanza laborioso, ma che le donne usavano preparare un po per volta. La cicoria può essere preparata al momento, ma la favetta anche il giorno prima.
La mia variante è con il pesce, l’ho modernizzata, ma l’originale è con fave, cicoria e pane raffermo. Essendo un piatto completo per la presenza dei legumi, della verdura e del pane raffermo era un pasto nutriente che i contadini portavano in campagna e potevano consumare soltanto riscaldandolo sul fuoco. Li teneva sazi fino al rientro dalle campagne al tramonto.
Per 4 persone
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Pulire e cuocere la cicoria, dopo quando è fredda,foto1 tagliare piccola e saltare in olio aglio e peperoncino. Tenere a bagno le fave per qualche ora, e dopo averle sciacquate in acqua fredda, cuocerle in un tegame, con una cipollina affettata, ricoprire la superficie delle fave con fette di patata, tagliate sottili 3 mm circa. Foto 2. Aggiungere acqua fino quasi a coprirle. Mettere sul fuoco a minimo avendo cura di aggiungere dell’acqua calda quando serve fino a che non sono cotte. Mettere il sale solo alla fine. Ci vorranno all’incirca 40 minuti.. Adagiare nella stessa padella gli alici spinati e cuocere un attimo,e salare. A questo punto con un frullatore a immersione oppure con un frullatore frullare le fave con un po di olio di oliva, fino a renderle della consistenza di un purè, nel caso aggiungere dell’acqua calda foto 4. Con un coppa pasta, alternare cicoria e alici,foto 5 e 6 servire con la favetta e crostini di pane, condire con olio e servire con qualche gambero saltato in padella o con un’alice sulla sommità del tortino. Ultimare con un po di olio al peperoncino. | ||
Per realizzare la nostra tipica “favetta alla pugliese”, dopo aver ottenuto il puré di fave, amalgamare la cicoria e servire con un giro di olio buono. |